L’Hotel Monte Puertatierra si trova vicino al centro di Cadice, in una posizione strategica vicino alle mura Puerta Tierra e a 100 metri dalla spiaggia di Santa María del Mar.
L’Hotel Monte Puertatierra si trova a pochi metri dalla spiaggia di Santa María del Mar, accanto a un’ampia passeggiata che conduce al muro di Puerta Tierra, che separa la parte nuova dalla città vecchia. Inoltre, si trova lungo il principale viale d’accesso alla città, il che lo rende un luogo ideale e privilegiato sia per chi visita la città per turismo sia per chi viene per affari.
L’Hotel Monte Puertatierra è la meta perfetta per chi desidera immergersi nella storia della città senza tralasciare il turismo costiero.
Ci troviamo nella zona di Puertatierra, vicino alle mura di Cadice, al teatro romano, alla prigione reale (ora il Museo Iberoamericano).
Il centro storico si trova a 10 minuti a piedi dall’hotel e la Cattedrale a circa 20 minuti. L’hotel ha inoltre un ottimo accesso alle spiagge di Cadice, e si trova a soli 100 metri dalla spiaggia di Santa María del Mar.
Prenoti con noi e scopra Cadice in tutto il suo splendore.
La provincia di Cadice ha una costa estesa, con innumerevoli spiagge di alta qualità. Spiagge molto apprezzate sia per la purezza delle sue acque che per il candore della sua sabbia. Non a caso, la città è stata spesso definita “I Caraibi d’Europa”.
Trovandosi su un istmo, Cadice Capitale è circondata quasi completamente dal mare: da una parte troviamo infatti l’Oceano Atlantico e dall’altra la Baia di Cadice.
Nel suo territorio troviamo sia spiagge urbane che altre più isolate, con costruzioni molto limitate, che sono simili a spiagge incontaminate.
È un quartiere prevalentemente residenziale e commerciale, con una grande offerta per il tempo libero e del quale sottolineiamo le belle spiagge dove poter fare una passeggiata, un po’ di sport o un bagno.
Naturalmente vale la pena menzionare la spiaggia di Santa María del Mar, con una lunghezza di 900 m, situata a pochi metri dall’hotel e la migliore spiaggia da visitare durante il levante. Questa spiaggia offre una vista panoramica sulla Cattedrale di Cadice, oltre a essere un punto di incontro per gli appassionati di surf, il che non significa che non si possa fare il bagno.
La Cattedrale di Cadice, “Santa Cruz sobre el mar” o “Santa Cruz sobre las aguas”, è chiamata dagli abitanti di Cadice la “Nuova”, per distinguerla dalla “Vecchia”, che fu costruita nel Cinquecento in stile gotico da Alfonso X El Sabio. Nel XV e XVI secolo la cattedrale gotica subì una serie di riforme che terminarono nel 1596, quando gli anglo-olandesi guidati dall’ammiraglio Howard e dal conte di Essex conquistarono e saccheggiarono Cadice.
È uno degli edifici più emblematici della città. Ha una pianta a croce latina ed è in stile barocco e neoclassico. Al suo interno, il rumore del mare è a dir poco travolgente. Dalla Torre de Poniente della Cattedrale si può ammirare un bellissimo panorama della città e dell’Atlantico.
Progettato dall’architetto e accademico Torcuato Cayón, questo monumento faceva parte di un ambizioso piano difensivo contro i pirati e i nemici della corona, che avrebbe dovuto coprire l’intero perimetro della penisola di bastioni e fortezze. Fabbricato in conci di pietra d’ostrica e calce, presenta alle due estremità i bastioni di San Roque e Santa Elena.
Oltre alle aree riservate alle visite, come la volta centrale, la torre e il camminamento superiore, le mura della Puerta Tierra ospita anche le sale del Museo dell’Officina Litografica e del Museo delle Marionette Iberoamericane.
Dopo il saccheggio anglo-olandese della città nel 1596, il re Filippo II inviò a Cadice l’ingegnere Cristóbal de Rojas, per eseguire un progetto di difesa; Rojas considerò che l’intervento più immediato era quello di costruire una fortificazione nella baia di Santa Catalina, per difendere, in questo modo, uno dei fronti più vulnerabili delle frontiere marittime.
Il castello rappresenta un importante esempio dell’architettura militare dell’Età Moderna ed è giunto ai nostri giorni senza grandi cambiamenti. Possiede una pianta stellata con due fronti ben definiti: uno formato da bastioni a pianta triangolare appoggiato sulla spiaggia e l’altro aperto verso la città, dove si trova l’unica porta del recinto, protetta da due bastioni e un fosso, che regolava il livello dell’acqua tramite delle chiuse. Un ponte di accesso alla semplice porta, protetta da un corpo di guardia superiore, sotto il quale è presente una targa commemorativa che ricorda il completamento dei lavori, durante il regno di Filippo II.
Il Castello di San Sebastian si trova su questa piccola isola, che ha preso il suo nome da una cappella costruita nel 1457 dall’equipaggio di una nave veneziana, che ottenne l’autorizzazione a sostare in questo luogo per curare la peste che li aveva colpiti. I veneziani, per costruire questo tempio, utilizzarono i resti di un vecchio faro, sostituito nel 1613 da una torre di avvistamento, che oltre a servire come guida ai naviganti aveva delle funzioni difensive. Il faro fu ricostruito nel XVIII secolo e nel 1908 è stato sostituito dalla struttura attuale.
Per rafforzare la difesa di questo sito, nel 1706 fu costruito un castello, al quale era possibile accedere dai ponti levatoi che coprivano il fosso perimetrale. Un parapetto circondava l’isola, a eccezione della zona meridionale, in cui era ritenuta sufficiente la scogliera.
Il Teatro Romano di Cadice è stato costruito intorno al 70 a.C., quando il gaditano Lucio Cornelio Balbo “il Maggiore”, amico intimo e consigliere di Giulio Cesare, decise insieme al nipote Balbo “il Minore” di espandere i limiti della città di Gades, costruendo la Necropoli. In questo nuovo quartiere fu costruito un anfiteatro e un teatro, quest’ultimo localizzato nel 1980 sotto l’attuale quartiere di El Pópulo.
L’edificio fu abbandonato nel III secolo d.C. e saccheggiato nel secolo successivo, anche se fino all’epoca medievale i resti della sua possente struttura furono utilizzati come magazzini, stalle e abitazioni. Fu utilizzato anche come fortezza islamica, citata nelle fonti dell’epoca come “Castello del Teatro”, ricostruito in seguito da Alfonso X El Sabio dopo la conquista della città.
Quando parliamo del Gran Teatro Falla parliamo del panorama artistico e culturale di Cadice. Dal punto di vista architettonico, si tratta di un edificio in stile neo-mudéjar, sia negli esterni che negli interni. A prima vista colpiscono il rosso della facciata in mattoni, le grandi finestre ad arco e i tanti dettagli in stile ispano-arabo. I lavori iniziarono nel 1885, sulle ceneri dell’antico Gran Teatro completamente distrutto da un incendio nel 1881, e terminarono nel 1905. I responsabili del progetto furono gli architetti Adolfo Morales de los Ríos e Adolfo del Castillo Escribano. Il teatro venne inaugurato il 12 gennaio 1910 con un’esibizione sinfonica di Barbieri. Fino al 1926 si chiamava Gran Teatro de Cádiz, ma il suo nome cambiò in Gran Teatro Falla in onore del famoso musicista di Cadice Manuel de Falla, cittadino onorario della città.
Presso il Gran Teatro Falla vengono presentate durante tutto l’anno una gran varietà di opere sceniche, tra cui rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti e spettacoli di danza. Tuttavia, il meglio arriva a febbraio, quando il teatro ospita il concorso ufficiale del COAC (Concorso ufficiale dei gruppi carnevaleschi di Cadice), una delle attività più popolari e importanti della città, dove gruppi di diverse modalità carnevalesche esprimono tutta la loro arte attraverso i loro versi.
Subito dopo, troviamo la spiaggia della Victoria, una spiaggia urbana che si estende al di là delle mura della città per oltre 2.800 m. È la più lunga dell’area urbana ed è molto popolare. Questa spiaggia è accompagnata nella sua interezza da un lungomare con una moltitudine di bar, ristoranti e locali.
La successiva è la spiaggia della Cortadura, l’unica non costruita e quindi la più naturale della città. Ha una lunghezza di 3.900 m e corre lungo l’intero tratto di terra che separa l’Atlantico dalla Baia di Cadice e unisce i comuni di Cadice e San Fernando.
La spiaggia del Chato/Torregorda è una spiaggia naturale che collega i comuni di Cadice e San Fernando. La sua lunghezza è di 2.700 m ed è il prolungamento della Cortadura. Da segnalare che, all’inizio di questa spiaggia, si trova il Ventorrillo el Chato, un’antica locanda per i viaggiatori, risalente all’anno 1780, e attualmente storico ristorante di Cadice. Ristorante attuale con molta storia.
Tutte queste spiagge sono collegate tra loro e si estendono senza alcun tipo di barriera per oltre 10 km, il che le rende ideali per passeggiare, nuotare e godersi una giornata di sole e un tramonto spettacolare mentre si beve un aperitivo in uno dei molti bar sulla spiaggia.
Infine, dobbiamo menzionare la più famosa di tutte, la Caleta. Di soli 450 m, è la più piccola e si trova nel cuore del centro storico, tra il castello di Santa Catalina e quello di San Sebastián.
È una spiaggia di grande bellezza e vale la pena ricordare che qui si trova la terma di Nuestra Señora de la Palma y del Real, un edificio storico dichiarato Bene di Interesse Culturale, oggi sede del Centro di Archeologia Subacquea.
La bellezza delle sue spiagge, i suoi patrimoni storici, monumentali, culturali e gastronomici, il suo clima e la cordialità dei suoi abitanti hanno reso Cadice una meta turistica di prima categoria, amatissima sia in Spagna che all’estero.
